venerdì 15 febbraio 2008

La dawa del Che e i penis-shrinkers ghanesi



La stregoneria – scrive il tedesco Bartholomaus Grill è una caratteristica delle società preindustriali. Un sistema di referenze attraverso cui comprendere fenomeni altrimenti inspiegabili “. La caccia alle streghe che studiamo sui libri di storia, per noi è sinonimo di Medioevo. Gli africani invece la leggono sui quotidiani, magari in questo stesso momento. In Tanzania dal 1994 al 1998 sono state 'giustiziate' circa 5000 streghe. Nel gennaio del 1997 in Ghana la massa dei superstiziosi fece fuori dodici penis shrinkers, gente che faceva rimpicciolire i peni. I grandi club del football africano hanno sul loro libro paga fior di stregoni perché tolgano il malocchio dalle loro porte. All'ultimo mondiale, la nazionale senegalese se li portò dietro con tanto di regolari accrediti. Persino Ernesto Che Guevara quando guidò la guerriglia in Congo dovette fare i conti con truppe superstiziose e pozioni magiche. Gli stregoni locali, i muganga, preparavano un succo chiamato dawa- la medicina, in lingua swahili - che a sentir loro avrebbe reso i suoi soldati invincibili. Un caffè americano, un'aspirina o una barretta di Mars avrebbero fatto lo stesso effetto. Il Che provò a convincere le truppe che il dawa era solo una ciarlataneria, ma non ci riuscì. “ Con truppe del genere – commentò alla fine sconsolato - è inconcepibile pensare di vincere una guerra

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